Coronavirus, chiuse scuole e università. Il Governo pensa a misure a sostegno delle famiglie

Scuole e università chiuse in tutta Italia fino al 15 marzo: una decisione presa ieri dal Governo seguendo la “linea della massima precauzione”. E ancora: sospensione in tutto il paese, come per le zone rosse, di manifestazioni ed eventi “di qualsiasi natura” e “in qualsiasi luogo”; partite e competizioni sportive, compresa la serie A, a porte chiuse.

Sono allo studio del governo in queste ore alcune misure per venire incontro alle famiglie, come congedi parentali per lavoratori pubblici e privati. “Sto pensando a possibilità di sostegno per i costi delle baby sitter, con i voucher, si tratta di proposte per le quali ci sono in corso valutazioni economiche. Anche i nonni che sono così preziosi nel welfare della nostra società e oggi vanno tutelati, quindi dare anche la possibilità di evitare troppo contagio tra i bambini e i nonni, con congedi straordinari per i genitori. Sono misure che si dovranno attivare fin da ora”, sono le parole del ministro per la Famiglia, Elena Bonetti, intervenuta questa mattina alla trasmissione su Radio Capital.

“Non si può pensare che le persone stiano a casa mettendosi in ferie o utilizzando permessi non retribuiti. Accanto alle misure per il rilancio economico, bisogna dare alle famiglie la possibilità di vivere questo momento con normalità”, “ha aggiunto Bonetti, “prevediamo anche utilizzo straordinario dello smart working, e dove non fosse possibile che uno dei due genitori possa restare a casa con congedi straordinari. E penseremo a uno strumento anche per gli autonomi”.

Il decreto varato dal governo prevede la sospensione di congressi, riunioni, meeting ed eventi sociali, inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Gli sport di base in palestre o piscine non si fermano solo se rispettano le norme di igiene e sempre la distanza di sicurezza di almeno un metro. Particolare attenzione per le persone anziane o affette da patologie croniche o in stati di immunodepressione. A loro  è consigliato di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità e di non frequentare luoghi affollati.  Per i concorsi vanno adottate opportune misure organizzative volte a ridurre i contatti ravvicinati tra i candidati e tali da garantire ai partecipanti la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra di loro.

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