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Si è svolta questa mattina la riunione con tutte le aziende di trasporto pubblico della Campania, convocate a seguito delle direttive dell’ultima ordinanza del Governo, cui poi è seguita quella della Regione.
A conclusione dell’incontro nell’ordinanza è stato stabilito quanto segue:
Servizi di TPL terrestri ridotti al 50%, massima attenzione al rispetto delle fasce pendolari ed ai collegamenti con le periferie. Ogni azienda rivedrà i propri programmi garantendo queste indicazioni e fornendo la massima diffusione possibile per l’utenza. Saranno comunque garantiti tutti i servizi che supportano il trasporto degli operatori sanitari.
Per i servizi di TPL marittimo, dai porti sorgitori della terraferma di Pozzuoli, Napoli e Sorrento per le isole del Golfo, si dispone la limitazione dei servizi a tre corse di andata e tre corse di ritorno per ogni direttrice con diversificazione delle unità navali (unità veloci e navi ro/ro pax) al fine di garantire la continuità territoriale per motivi sanitari, lavorativi e di approvvigionamento dei beni di prima necessità.
È possibile una modifica di tali quantificazioni solo ed esclusivamente alla presenza di necessità o istanze urgenti e non differibili. Il Presidente De Luca ha garantito che per tutte le aziende e tutti i lavoratori non vi saranno ripercussioni gestionali e occupazionali con questa ordinanza.

In EAV, in seguito al decreto del Presidente De Luca, si sta lavorando ad un progetto che riduce il servizio di circa il 50 per cento, sia per la gomma che per il ferro. Avverrà la stessa cosa in tutta Italia per tutte le aziende di trasporto, anche in dimensioni superiori.

Verranno garantite ed anche rafforzate le fasce orarie di frequentazione dei lavoratori pendolari, quasi sempre dotati di abbonamento. I provvedimenti verranno formalizzati e dettagliati domani con effetto da lunedì.

Per le ferrovie e la metropolitana sono previste due fasce orarie: la prima dalle 6 alle 11 e la seconda dalle 15 alle 20. Il servizio si fermerà nella fascia 11-15.

Il senso è anche evitare contatti tra i lavoratori dei diversi turni. L’orario si ferma alle 20 circa perché oltre tale orario, in costanza di un sostanziale coprifuoco, senza protezione delle forze dell’ordine, l’azienda ritiene pericoloso tenere aperte le stazioni.

Non vi sono soltanto esigenze di natura economica ma anche di sicurezza sanitaria, di pulizia, di problemi legati ad una riduzione del personale interno ed esterno disponibile.

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