Covid-19: protesta contro il coprifuoco a Napoli. Intanto ospedali pieni

Leggero‌ ‌calo‌ ‌di‌ ‌positivi‌ ‌al‌ ‌Covid-19 in‌ ‌Campania.‌ ‌Nelle‌ ‌giornata‌ ‌di‌ ‌ieri‌ ‌sono‌ ‌stati‌ ‌registrati‌ ‌1.541‌ ‌casi‌ ‌su‌ ‌un‌ ‌totali‌ ‌di‌ ‌12‌mila ‌tamponi‌ ‌effettuati.‌ ‌

Secondo‌ ‌quanto‌ ‌rende‌ ‌noto‌ ‌l’Unità‌ ‌di‌ ‌Crisi‌ ‌della‌ ‌Regione‌ ‌Campania‌ ‌i‌ ‌sintomatici‌ ‌sono‌ ‌88;‌ ‌gli‌ ‌asintomatici‌ ‌1.453.‌ ‌

Nonostante‌ ‌la‌ ‌leggera‌ ‌flessione‌ ‌verso‌ ‌il‌ ‌basso‌ ‌della‌ ‌curva‌ ‌dei‌ ‌contagi,‌ ‌la‌ ‌situazione‌ ‌resta‌ ‌allarmante‌. ‌Si contano ‌94‌ ‌persone‌ ‌in‌ ‌terapia‌ ‌intensiva‌ ‌con‌ ‌gli‌ ‌ospedali‌ ‌che‌ ‌cominciano‌ ‌a‌ ‌sovraffollarsi.‌ ‌

Si‌ ‌conferma‌ ‌alta‌ ‌la‌ ‌mortalità,‌ ‌con‌ ‌altri‌ ‌6‌ ‌pazienti‌ ‌deceduti‌ ‌(tra‌ ‌il‌ ‌20‌ ‌e‌ ‌il‌ ‌21‌ ‌ottobre)‌ ‌che‌ ‌si‌ ‌aggiungono‌ ‌alle‌ ‌81‌ ‌vittime‌ ‌contate‌ ‌dal‌ ‌primo‌ ‌ottobre.‌ ‌

In‌ ‌questo‌ ‌preoccupante‌ ‌contesto‌ ‌il‌ ‌presidente‌ ‌della‌ ‌regione Campania,‌ ‌Vincenzo‌ ‌De‌ ‌Luca,‌ ‌ha‌ ‌firmato‌ ‌un’ordinanza‌ ‌che‌ ‌obbliga‌ ‌il‌ ‌coprifuoco‌ ‌dalle‌ ‌ore‌ ‌23‌ ‌alle‌ ‌ore‌ ‌5‌ ‌del‌ ‌giorno‌ successivo.‌ ‌ ‌

Decisione‌ ‌che‌ ‌ristoratori‌ ‌e‌ ‌proprietari‌ ‌di‌ ‌locali‌ ‌notturni‌ ‌non‌ ‌hanno‌ ‌del‌ ‌tutto‌ ‌digerito.‌ ‌

 “‌Un‌ ‌provvedimento‌ ‌che‌ ‌danneggia‌ ‌migliaia‌ ‌di‌ ‌attività‌ ‌ristorative,‌ ‌senza‌ ‌però‌ ‌risolvere‌ ‌il‌ ‌problema‌ ‌dell’aumento‌ ‌dei‌ ‌contagi da Covid-19″.‌ ‌Commenta‌ ‌così‌ ‌Lorenzo‌ ‌Ferrari,‌ ‌amministratore‌ ‌delegato‌ ‌di‌ ‌RistoratoreTop,‌ ‌agenzia‌ ‌che‌ ‌rappresenta ‌oltre‌ ‌diecimila‌ ‌ristoratori‌ ‌in‌ ‌tutta‌ ‌Italia.‌ ‌Sembra che si voglia chiudere il recinto quando i buoi sono già scappati.”

A tal proposito, la notte scorsa a Napoli centinaia di proprietari di piccole e medie imprese si sono ritrovati all’esterno del palazzo della regione a Santa Lucia con fiaccole, candele e striscioni.

Una forte protesta contro un coprifuoco che a lungo inciderà sulle attività notturne del territorio.

“Una misura che provocherebbe ulteriori diminuzioni nel fatturato che finora ha registrato un calo del 50% – hanno affermato i rappresentanti della categoria.

Un crollo che coinvolgerebbe decine di piccole e medie imprese, già messe in ginocchio dallo scorso lockdown.

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