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Su delega del Procuratore della Repubblica, si comunica che personale della Tenenza Carabinieri di Ercolano, nella mattinata del 9.5.2024, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale Napoli su richiesta della Procura, nei confronti dei pregiudicati G.S., di anni 34, e M.E., di anni 26, residenti in Ercolano ed allo stato detenuti per altra causa, perché gravemente indiziati rispettivamente dei reati di cui agli artt. 624 e 625 c.p., e del reato ex art. 648 c.p.

Le indagini condotte dalla Tenenza Carabinieri di Ercolano, relative ad un furto consumato in data 19.2.2024 nell’istituto scolastico Giampaglia-Iaccarino di Ercolano, consentivano di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico di G.S. che, nonostante si trovasse in regime di arresti domiciliari presso la propria abitazione per altra causa, dopo essersi introdotto di notte all’interno della scuola, previa effrazione di alcune porte di accesso, si era reso responsabile del furto di diversi PC ed altri strumenti informatici; gravi indizi di colpevolezza venivano acquisiti anche a carico di M.E., ritenuto responsabile del reato di ricettazione di uno di detti PC.

I carabinieri di Ercolano, nella immediatezza dei fatti, avevano recuperato gran parte della refurtiva rinvenuta presso le abitazioni dei due indagati, restituendola alla Dirigente dell’istituto scolastico.
La misura cautelare veniva emessa nei confronti di G.S. anche in relazione ad altra ipotesi di reato ex art. 624 e 625 c.p., poiché le indagini dei Carabinieri di Ercolano consentivano di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico del prevenuto che, nonostante si trovasse in regime di arresti domiciliari presso la propria abitazione per altra causa, si rendeva responsabile, in data 22.2.2024, del furto della somma di 550 euro e materiale vario presso una palestra di Ercolano.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

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