tin

Grande festa in occasione del “Martedì grasso” nella Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Evangelico Betania dove i genitori dei piccoli ricoverati, entrando nella TIN, hanno trovato i loro bimbi “vestiti da Carnevale”.

I piccoli pazienti sono stati dotati di un originale lenzuolino su cui è stato cucito un vestitino di una maschera di carnevale: supereroi per i maschietti e principesse per le bambine. I vestitini sono stati realizzati dalla signora Maria Rosaria Ignarra “nonna di Sergio”, uno dei piccoli pazienti del reparto.

L’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’Associazione Pulcini Combattenti Onlus, rientra nel più ampio progetto di umanizzazione delle cure e del benessere del neonato e dei genitori.

La festa di Carnevale, segue l’iniziativa simile organizzata in occasione del Natale, e rappresenta un ulteriore passo avanti nel progetto di rendere la nostra TIN sempre più a “misura di famiglia” onde favorire ulteriormente il rapporto genitori-neonato ed in particolare madre neonato” racconta il Direttore del Dipartimento Materno-Infantile, Marcello Napolitano. “L’arrivo di un neonato pretermine è una situazione che spiazza i genitori e il rapporto con il loro bambino rischia di essere compromesso dalla distanza che crea l’ambiente ospedaliero ed in particolare la Terapia Intensiva. Iniziative come questa e tante altre che abbiamo attivato negli ultimi anni, hanno l’obiettivo di rendere la degenza dei piccoli e dei genitori più confortevole in modo da agevolare la naturale evoluzione del rapporto genitori-neonato.”

Superman, Batman, Tartaruga Ninja, Capitan America e poi le principesse Ariel, Jasmine, Belle, Rapunzel, con questa iniziativa vogliamo dare ai genitori un messaggio di positività, anche attraverso la celebrazione di momenti di festa tradizionali come il Carnevale”, racconta Claudia Cavaliere, presidente della Onlus Pulcini Combattenti.

L’associazione, nata su iniziativa di medici, delle vigilatrici e dei genitori dei neonati ricoverati presso l’Unità di Terapia Intensiva Neonatale, sostiene le attività della TIN e le famiglie dei bambini.

Nel 2019 all’Ospedale Betania sono nati 2109 neonati, di cui più di 230 prematuri e di questi circa 60 con peso < 1500 g. (VLBW); piccoli che necessitano di attenzioni particolari e di un’altissima specializzazione degli operatori, nonché della vicinanza costante dei genitori ed in particolare della mamma anche per favorire l’allattamento al seno. Per la seconda volta nell’ultimo triennio la mortalità in questa categoria di neonati è stata pari a 0 e la morbidità in linea con gli standard internazionali.

Articolo precedenteCoronavirus, De Luca decide la chiusura di tutte le scuole in Campania fino al 1 marzo
Articolo successivoIl Festival di Storia fa tappa al museo delle arti sanitarie