Quirino: “Transazione da 4,5 milioni con Gema svela ‘Sistema Palomba’ “.

“Sembra di rivedere le scene di un film degli anni ’80, quando tre ladri entravano in azione dopo la finale della Coppa del Mondo di calcio per portare via il trofeo dalle mani di Maradona. Era il furto del secolo ideato messo a segno davanti ad uno stadio gremito di spettatori. Oggi mi pare di vedere un altro furto perpetrato ai danni di 85mila spettatori, i cittadini di Torre del Greco”. Sorride amaro Salvatore Quirino, responsabile dell’area Miglio d’Oro di Fratelli d’Italia, nel commentare la notizia trapelata nel corso di una recente riunione della maggioranza consiliare che sostiene il sindaco Giovanni Palomba, secondo la quale sarebbe stato dato mandato all’avvocato Giuseppe Colapietro, legale esterno indicato dall’ente, di avanzare una proposta transattiva da 4,5 milioni di euro nei confronti dei Gema, la ditta specializzata in igiene urbana defenestrata dallo stesso primo cittadino per inadempienze nel servizio di raccolta dei rifiuti, aprendo in questo modo la strada all’arrivo in città della Buttol, l’azienda che attualmente si occupa dello smaltimento delle frazioni derivanti dalla differenziata.

“Siamo di fronte ad un vero e proprio ‘Sistema Palomba’- prosegue Quirino – che non trova alcuna giustificazione valida. Il sindaco caccia la ditta perché non ottempera al servizio per il quale viene pagata. Lo fa forte di continue contestazioni e di una situazione documentata da decine di articoli e servizi televisivi che va ben oltre l’accettabile dal punto di vista igienico-sanitario. Poi cosa succede? La Gema impugna l’atto, chiede un risarcimento e il primo cittadino incarica due avvocati, il secondo dei quali è Giuseppe Colapietro, tra i più stretti alleati politici dell’attuale consigliere comunale di maggioranza ed ex candidato a sindaco nel 2018 Nello Formisano, e intavola una trattativa per arrivare ad una proposta transattiva? Ci chiediamo come sia possibile? Non vogliamo pensare male ma, se sono vere le voci secondo le quali all’epoca dei fatti sono stati redatti verbali ispettivi approssimativi, viene purtroppo il sospetto che la cosa sia stata costruita a tavolino”.

L’ultimo appunto mosso dal responsabile del Miglio d’Oro di Fratelli d’Italia è relativo alla cifra indicata nella proposta transattiva: “I 4,5 milioni ipotizzati – conclude Salvatore Quirino – non trovano alcune giustificazione logica. Il rimborso massimo consentito è relativo all’utile di impresa, che su un contratto di una decina di milioni può essere quantificato in un milione di euro l’anno. Dove esce questa cifra e con quale coraggio, una volta che la Gema dovesse accettare l’accordo transattivo, il consiglio comunale ratificherà tale proposta? Eppure un precedente dovrebbe confortare l’amministrazione: è quello relativo all’amministrazione Borriello, quando fu mandata via per palesi inadempienze la Eco Ego e, nonostante i ricorsi, sulla base di prove schiacciati e di verbali inoppugnabili sia il Tar sia il Consiglio di Stato non ebbero nulla da ridire sul provvedimento adottato”.

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