castellammare

“Castellammare di Stabia meriterebbe tutt’altro palcoscenico: un sito archeologico già esistente, due ville romane rinvenute intatte e alcuni pezzi che fanno il giro del mondo danno la cifra di quella che è la forza storica e archeologica di questa città. La mia interpellanza ha la sua motivazione nel dare risalto a ciò che Castellammare conserva: ma la città deve essere inserita in un circuito archeologico e turistico perché ha tanto da offrire ai turisti italiani e stranieri” le parole del Deputato Catello Vitiello del Gruppo Misto che ha discusso l’interpellanza al Ministro dei Beni Culturali, sul ritrovamento di opere archeologiche in Piazza Unità d’Italia. Un costante, continuo e proficuo confronto quello avviato con gli uffici del Ministero nei giorni scorsi che, hanno prodotto la replica affidata al Sottosegretario Annalaura Orrico: “La Soprintendenza  – ha spiegato in aula la Orrico – vista la non realizzabilità del parcheggio, per la preesistenza delle opere antiche, ha trasmesso all’Eav e al Comune di Castellamamre un preavviso di diniego di autorizzazione il 6 settembre scorso ed è in attesa di ricevere una variante di progetto per cui si valuterà la possibilità di lasciare a vista quanto venuto alla luce. Per ora sono state date disposizioni al reinterro delle emergenze archeologiche per garantirne la tutela per assicurarne la valorizzazione e per consentire il ripristino della viabilità”. Ma il Sottosegreteraio rispondendo al Deputato Vitiello ha anche chiarito come “il ritrovamento sia un evento seguito con attenzione dal Ministero che, con la Soprintendenza, ha promosso un incontro con Eav e Comune al fine di giungere a soluzioni alternative che, nel rispetto delle emergenze antiche, consentano di raggiungere gli obiettivi progettuali”. Soddisfatto della replica il Deputato che nella sua interpellanza aveva anche fatto appello alla politica: “La politica stabiese ha espressione in quest’aula ben quattro deputati. Motivo per il quale faccio un appello ai politici stabiesi a collaborare per la città. Non ci sono motivi di partigianeria, Castellammare e la sua area sono un bene di tutti e così come tale devono essere trattati. Non è mia intenzione mettere una bandierina o arrivare primo. La politica non è un premio, ma tutti dobbiamo collaborare per raggiungere lo stesso obiettivo”. Quindi l’appello ai privati:  “I privati devono fare la differenza, perché quando la politica dà l’esempio giusto, i privati intervengono e fanno quello che lo Stato non riesce a fare. Abbiamo perso tante industrie nella nostra zona ed io ho chiesto nell’ultimo periodo tutela per le aziende cantieristiche. Una città, quella di Castellammare, che deve riconvertirsi e trovare nuova linfa. Ha tanto da offrire, motivo per il quale invito tutti a venire nella mia città. Il Signore è stato generoso con la città meno coi cittadini perché non sappiamo andare oltre i personalismi ed è arrivato il momento di invertire un trend”.

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