La Nostra Storia nazionale ci offre – quest’oggi – un nuovo, importante momento di riflessione e di evocazione della memoria comunitaria. L’eccidio delle foibe e l’esodo giulio-dalmata, il cui ricordo è stato fissato dal Parlamento italiano, soltanto nel 2004, rappresentano una  pagina tragica, e, per troppo tempo ignorata delle vicende e degli accadimenti di storia recente che hanno investito ed in parte travolto il nostro Paese.

Una tragedia cupa e bieca scritta all’indomani dell’8 settembre del 1943, ancora una volta, con un inaccettabile ed efferato spargimento di sangue, che grida necessariamente un riscatto di dignità storica ed una riabilitazione nella memoria collettiva, tale da essere, innanzitutto, umana.

Il Giorno del Ricordo, dunque, deve diventare – al pari delle altre solennità civili del Paese – una fertile occasione di approfondimento, soprattutto per i più giovani, delle nostre radici storiche, in modo tale  da acquisire un progressivo e più autorevole senso identitario nei confronti del nostro Passato recente. L’Italia non deve dimenticare ed ogni comunità locale ha il dovere etico e morale di conservare e perpetrare la memoria di uomini e fatti della propria identità. Torre del Greco non dimentica e alle vittime di quella tragedia  rivolge il proprio commosso pensiero”.

Con queste parole, il sindaco di Torre del Greco, Giovanni Palomba.

In occasione inoltre della Giornata del Ricordo, questa sera, lo storico colonnato di Palazzo Baronale sarà illuminato di rosso, per ricordare quanti sono periti nel massacro delle Foibe.

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